Erano quattrocento erano giovani e forti... Stefano Dinelli, presidente del Viareggio, una tra le poche, pochissime realtà che riescono ancora a regalare qualche soddisfazione a questa città di mare troppo ex perla della Versilia, se la gode dall'alto del suo secondo posto in classifica nel campionato di prima divisione di calcio. Domenica la squadra ha rischiato di vincere in quel di Sorrento, stadio, è vero, ai limiti dell'accettabilità, ma, comunque, pubblico indomito e clima tra i più caldi come sempre accade quando si scende al di sotto di una certa latitudine. "Sono contento - ha esordito Dinelli - soprattutto per quei quattrocento tifosi che continuano a seguirci da sempre e che meritavano qualche soddisfazione". Pare che nessuno, tantomeno qualche politico trombato dell'ultimo mandato, si sia fatto vivo per complimentarsi con uno che, in fondo e salvo smentite, è fatto quasi sempre tutto da solo.

Presidente, se lo aspettava di essere lassù?

No, ma ci speravo.

Ci sperava perché il livello del calcio è sceso in basso o perché aveva fiducia in questa squadra?

Ovviamente perché avevo fiducia nei ragazzi. Questo, credetemi, è un grande gruppo guidato da un altrettanto grande allenatore.

Lei mister Cuoghi lo infila dappertutto e non gli fa mancare, certo, gli elogi. Ma è davvero così bravo?

E' un bravo allenatore, che sa insegnare ai giovani il calcio come pochi, che sa farsi rispettare e sa mantenere la disciplina, che sa dare e trovare quelle motivazioni che servono a fare gruppo.

Lo ha trovato nell'uovo di Pasqua?

No, me lo ha fatto conoscere Andrea Gazzoli, fratello di Massimo, il nostro portiere. Poi, a fine stagione scorsa, abbiamo fatto il possibile, io e Cuoghi, per restare insieme e, alla fine, ci siamo riusciti. Lui, per me, è un grande. Le dirò di più: io sono convinto che questa squadra abbia un futuro nel calcio e parlo anche a livello individuale, inteso come carriera.

Chi, tra i giocatori, l'ha sorpresa di più?

Guardi, è tutto il gruppo che mi ha, piacevolmente sorpreso e impressionato. Poi, magari, c'è un giocatore che ritengo possa diventare un campione, ma me lo tengo per me. Tutti, però, hanno, davanti, una buona possibilità di carriera.

Le malelingue sostengono che se anche il Viareggio dovesse arrivare vicino alla promozione, lei eviterebbe di farlo altrimenti le costrebbe troppo l'anno prossimo?

E dicono stupidaggini. Mi costerebbe assai meno la serie B, comunque lasciamo che la gente parli pure...

Con questi risultati inattesi, sono aumentati gli spettatori paganti, in casa, allo stadio dei Pini?

Un aumento sensibile...

Sta scherzando. Voleva dire, magari, un aumento insensibile?

Già, diciamo che non c'è stato alcun aumento.

Sempre i soliti 400. Eran giovani e forti...

Meglio così, i nostri tifosi sono quelli che ci hanno seguito anche quando le cose non andavano bene. Io sono contento, mi creda, soprattutto, per loro.

Nessuno che si sia fatto vivo per complimentarsi?

No, salve i soliti quattro tifosi che ci stanno vicino, ma non è un problema per noi. Andiamo avanti lo stesso.